Domande frequenti
Melanoma: cos’è e come riconoscerlo
Il melanoma è un tumore maligno che origina dai melanociti, le cellule dell’epidermide che producono la melanina. Nelle sue prime fasi di progressione, il melanoma può essere difficilmente distinguibile a occhio nudo da un nevo, benigno. Per questo motivo il dermatologo, nel corso della visita dermatologica, esamina tutti i nevi con il dermatoscopio. Questo semplice esame, non invasivo, permette nella maggior parte dei casi di individuare un melanoma anche quando questo non è riconoscibile ad occhio nudo.
Cosa significa ricostruire una mammella?
Ricostruire una mammella significa ricreare la simmetria con la mammella sana in termini di volume, forma e posizione; il solco mammario, ovvero la piega che si trova nella parte inferiore della mammella, deve essere alla stessa altezza in entrambi i seni. Occorre poi che entrambe le mammelle reagiscano ai movimenti il più possibile allo stesso modo, per esempio quando si alzano o si allargano le braccia, e che abbiano un comportamento simile anche nel processo di invecchiamento e nella relativa e fisiologica caduta dei tessuti.
I casi possono essere molteplici: si va dalla quadrantectomia che prevede l’asportazione di una sola parte di un seno, alla mastectomia bilaterale che comporta l’asportazione di entrambe le mammelle. Vi è poi la cosiddetta nipple-sparing, una tecnica che prevede lo svuotamento della mammella con conservazione dei tessuti di rivestimento, ovvero cute, areola e capezzolo. In questo “sacchetto” vuoto, sotto il muscolo pettorale si inseriscono le protesi.
Tumore al seno: i segnali da non sottovalutare
Tutte le modifiche che avvengono al proprio seno vanno ritenute campanelli di allarme, per cui è bene rivolgersi a una specialista. Ne sono un esempio: la comparsa di secrezione ematica, cambiamenti della pelle del seno – in particolare la pelle a buccia d‘arancia – e del seno stesso, come l’introflessione del capezzolo o il cambiamento del verso o della forma del capezzolo, o noduli che prima non si sentivano.
Avere coscienza del proprio corpo e del proprio seno, anche mediante l’autopalpazione, è importante. Giocano poi un ruolo fondamentale le campagne di screening e i programmi già diffusi sul territorio nazionale, come quelli mammografici.
Che cos’è la chirurgia ricostruttiva in bariatrica e dopo quanto tempo potrò sottopormi a questo tipo di intervento?
Perdere peso significa avere della pelle in eccesso, soprattutto in alcuni punti dove, dimagrendo, ci si ritrova ad avere delle pliche cutanee, in particolare su addome, interno cosce, braccia e seno. Per risolvere questo problema occorre una chirurgia ricostruttiva per ridurre le pliche, che possono anche generare infezioni cutanee molto fastidiose.
La chirurgia plastica ricostruttiva va affrontata almeno 12 mesi dopo la chirurgia dell’obesità. Inoltre, si consiglia di effettuarla una volta che il peso si sia stabilizzato, in modo da non vanificare l’intervento con la perdita di ulteriori chili in eccesso.